Taormina Jazz Festival 2012
Nello Toscano Quintet “Patchwork”
17 Luglio 2012
Rino Cirinnà – Sax Tenore e Sax Soprano
Carlo Cattano – Sax Baritono e Flauto
Seby Burgio – Piano
Nello Toscano – Contrabbasso
Stefano Bagnoli – Batteria
Inaugurazione del Taormina Jazz Festival con il quintetto di Nello Toscano, artista di fama internazionale, bresciano di nascita e catanese d’adozione. È infatti proprio ai piedi dell’Etna che, ancora bambino, comincia ad amare la musica attraverso lo studio della chitarra per poi approdare al contrabbasso, concentrando la sua attenzione sulla composizione jazz, ottenendo presto numerosi successi in Italia e all’estero. Figura nel gruppo un altro celebre artista quale Rino Cirinnà, ottimo sassofonista che collabora con jazzisti italiani come Paolo Fresu e Dino Rubino (protagonisti tra l’altro della serata conclusiva del Jazz Festival di Taormina).
Sarà il sax baritono, oltre al flauto di Carlo Cattano, un altro dei protagonisti del Nello Toscano Quintet, artista di Lentini protagonista di festival e concerti internazionali, con numerosi cd al suo attivo. A lui l’onore di avere dato vita a progetti musicali di un jazz in cui trovano ampio spazio le culture musicali del mediterraneo. Presente anche il giovanissimo talento Seby Burgio, pianista che grazie alla sua grande tecnica ed alla sua particolare vena interpretativa è stato, nel 2011, vincitore del premio Luttazzi ottenendo così l’opportunità di vincere una borsa di studio alla prestigiosa New School di New York. Un premio meritato per questo giovane artista siracusano, che ha al suo attivo collaborazioni musicali con Fabio Concato, Paolo Belli e numerosi altri jazzisti italiani e stranieri.
Alla batteria Stefano Bagnoli, uno dei più celebri batteristi italiani (tra l’altro attivo protagonista del team di lavoro di Enzo Jannacci) che si è guadagnato il titolo di re delle spazzole, Brushman, da quando, nella sua Milano, vivendo in un piccolo appartamento, si trovò costretto a suonare la batteria usando le spazzole piuttosto che le classiche bacchette. Di necessità virtù… è proprio il caso di dirlo per questo artista, che ha trasformato una particolarità in qualità rendendola un “leit motiv” della sua espressività musicale anche a livello didattico.
Un grande quintetto, Patchwork, condotto da Nello Toscano e che saprà sicuramente entusiasmare il pubblico nel primo appuntamento del Taormina Festival Jazz edizione 2012.
Kenny Werner Quartet
18 Luglio 2012
Kenny Werner – Piano
Avishai Cohen – Tromba
Omer Avital – Contrabbasso
Jonathan Blake – Batteria
Si preannuncia travolgente e denso di emozioni lo spettacolo che attende il pubblico del Taormina Jazz Festival 2012 in occasione della seconda serata della kermesse musicale interamente dedicata al jazz.
Eccellente compositore affermato e di successo, Kenny Werner coniuga perfettamente tecnica pianistica e istinto musicale, rivelandosi un improvvisatore tra i più creativi in circolazione.
A sette anni inizia lo studio del pianoforte che approfondirà negli anni ’70 perfezionandosi alla Manhattan School of Music e al Berklee college di Boston. Numerose le produzioni musicali realizzate nel corso degli anni, specchio di un’esperienza di vita tradotta in musica grazie all’abilità di superare le barriere della creatività attraverso la sperimentazione di ritmi, suoni e melodie, con l’obiettivo di stimolare la libera espressione dell’interiorità che appartiene ad ogni grande musicista.
Sul palco con Kenney Werner altri grandi musicisti come Avishai Cohen, trombettista isrealiano che inizia la sua carriera nella Young Israeli Philharmonic Orchestra diretta da Zubin Mehta, per poi dedicarsi sempre più al jazz.
Artista isrealiano anche Omer Avital che riserverà sicuramente gradite sorprese degne di uno virtuoso del basso tra i più brillanti della scena newyorkese e paragonato dal critico del New York Times, Ben Ratliff, a protagonisti storici del contrabbasso jazz quali Charles Mingus e William Parker.
Jonathan Blake è un batterista e compositore di Philadelphia con all’attivo numerosi dischi sia da sideman che da leader, e che vanta collaborazioni con Tom Harell, Kenny Baron, Randy Brecker e molti altri; suoi tratti caratteristici sono la chiarezza del ritmo e l’incisività dello swing.
Al pubblico, il piacere di ascoltare in questa seconda serata del Taormina Jazz Festival 2012 una performance musicale che ha tutti gli ingredienti e i presupposti per trasformarsi in un vero e proprio jazz event.
Kurt Elling Trio
19 Luglio 2012
Kurt Elling – Voce
Charlie Hunter - Chitarra
Derrek Phillips – Batteria
Kurt Elling si presenta al pubblico del Taormina Jazz Festival 2012 come uno tra i più famosi cantanti jazz del panorama internazionale.
Non sono molte le occasioni per ascoltare la sua voce nel vecchio Continente, l’alternativa è andare a Chicago, al Green Mill Cocktail Lounge, dove ogni mercoledì sera, impegni di concerti a parte, questo eccezionale artista si esibisce.
Negli ultimi 10 anni, la prestigiosa Associazione Giornalisti Jazz lo ha sempre immancabilmente declarato come il Cantante Maschile dell’anno. A lui il merito di avere anche vinto un prestigioso Grammy Award grazie alla sua voce da baritono, che riesce ad estendere fino alla soglia delle quattro ottave, con un’assoluta padronanza del ritmo, alla stregua di uno strumento musicale. Un cantante jazz puro, all’ennesima potenza, figlio e nipote d’arte di Mark Murphy e Tony Bennett.
Vastissimo il suo repertorio che, oltre a brani originali, comprende anche interpretazioni rivisitate di successi firmati Beatles, Herbie Hancock, Miles Davis e Stevie Wonder, performances che ha regalato ai suoi estimatori nel celebre album “The Gate” (2011).
Con lui, sul palco, l’americano Charlie Hunter, giovane virtuoso interprete della chitarra ad otto corde. È appassionato di quella che lui definisce “rhythm music”, ovvero un mix di generi musicali che abbracciano il jazz, il funk, il blues e il rock.
Assieme alla voce di Kurt Elling anche la batteria di Derrek Phillips, nato nel Tennessee, a Murfreesboro, che, oltre ad annoverare compagni di studio come Tony Williams e John Riley, ha al suo attivo collaborazioni con i gruppi musicali di Greg Osby, J.D. Allen e dello stesso Charlie Hunter.
Aaron Goldberg “Bienestan”
20 Luglio 2012
Aaron Goldberg – Piano
Mark Turner – Sax
Guillermo Klein – Rhodes
Matt Penman – Contrabbasso
Greg Hutchinson – Batteria
Bienestan è un album uscito nel 2011 che ancora oggi rappresenta per Aaron Goldberg e Guillermo Klein un punto di arrivo e contemporaneamente di partenza per nuove sperimentazioni. Saranno loro, con pianoforte e rhodes, insieme a Mark Turner (sax tenore), Matt Penman (contrabbasso) e Greg Hutchinson (batteria), i protagonisti della quarta serata del Taormina Jazz Festival 2012.
Di Aaron Goldberg, sicuramente uno dei più quotati tra i giovani musicisti di jazz, ha parlato allmusic.com, il più prestigioso sito sul web di musica internazionale, che ne ha scritto queste parole: «L’astro di Aaron Goldberg nel jazz contemporaneo è costantemente in ascesa… con il disco “Home”, Goldberg stabilisce una raffinata fusione tra il lato più dolce della tradizione alla Bill Evans e l’approccio armonico più avanzato alla Keith Jarrett».
A 25 anni, nel 1999, ha inciso il primo disco “Turning Point”, ottenendo meritato riconoscimento e conseguente stimolo a proseguire nel cammino intrapreso da parte di artisti di fama internazionale come Joshua Redman e Winton Marsalis, con i quali ha collaborato nel corso degli anni.
Considerato dai critici un talento musicale dotato di un inciso ed eclatante senso del ritmo tale da rendere estremamente dinamiche le sue performances, ne vengono particolarmente apprezzate le doti di accompagnatore musicale, immediatamente percepibili dal pubblico in quanto riesce, con le sue capacità, a caratterizzare i concerti con un ottimale bilanciamento del ritmo.
Un connubio perfetto quello tra il pianoforte di Aaron Goldberg e il rhodes (pianoforte elettrico) di Guillermo Klein, argentino d.o.c. che ha trascorso alcuni lustri a New Jork respirando il jazz della Grande Mela, scegliendo poi di tornare a vivere e lavorare tra la nativa Argentina e la Spagna dove dal 2008 collabora con l’università del jazz presso Musikene (Centro Superior de Música del País Vasco) e la Scuola Superiore di Musica dei Paesi Baschi, a San Sebastián.
Mark Turner è un sassofonista e compositore tra i più quotati al mondo. Ricerca ed innovazione rendono il suo stile inconfondibile e particolarmente significativo nella costante evoluzione del linguaggio musicale e strumentale, così come la sua personalità rilassata e meditativa rendono le sue improvvisazioni penetranti nella struttura armonica e ritmica dei brani.
Matt Penman è nato in Nuova Zelanda e cresciuto musicalmente a New York, dove attualmente risiede, suona ed insegna. Contrabbassista e compositore, collabora con John Scofield, Joe Lovano, Eric Harland, Dave Douglas, Joshua Redman. Il suo stile e l’eleganza del suo groove lo rendono molto apprezzato da ascoltatori, musicisti e critici di tutto il mondo.
Greg Hutchinson è un batterista che ha accompagnato alcuni tra i più grandi musicisti di jazz, come Joe Lovano, Oscar Peterson, Ray Brown, Roy Hargrove; ha suonato in colonne sonore di film e show televisivi ed ha collaborato anche con Diane Reeves e la Berliner Philharmoniker. Innato senso del ritmo e della sperimentazione caratterizzano questo grande musicista.
David Kikoski Trio
21 Luglio 2012
David Kikoski – Piano
Ed Howard – Contrabbasso
Nasheet Waits – Batteria
Appuntamento con il quinto concerto del Taormina Jazz Festival edizione 2012 in compagnia del David Kikoski Trio, per una serata di jazz internazionale di altissimo livello.
Un curriculum di primo piano accompagna David Kikoski, classe 1961, il quale ha dato vita durante la sua enorme e fastosa carriera a formazioni di tutti i tipi, dalle big band al trio, formazione che esprime al massimo le potenzialità di un musicista, proprio perché minimale.
Dotato di tecnica impressionante maturata attraverso una vita interamente dedicata alla musica ed al jazz, riesce ad esprimere chiaramente il suo stile personale, fatto di poliritmie che incrociano audaci melodie, tutto costruito su un vasto tappeto armonico; questo musicista è davvero in grado di interpretare la naturale evoluzione del ruolo del suo strumento nel mondo del jazz. E’ particolarmente apprezzato dai critici per le sue performances dal vivo in quanto riesce a coinvolgere il pubblico grazie ad una intensa forza espressiva che lo caratterizza musicalmente.
Ad Ed Howard è affidato il compito di seguire e stimolare Kikoski, di creare e manipolare le idee del gruppo. È uno dei bassisti più affermati e richiesti nel mondo, che ha iniziato la sua carriera artistica con Clifford Jordan, il quale, come lo stesso Ed Howard afferma, ha contribuito in maniera determinante alla sua crescita musicale. Definito dai critici un eclettico, l’artista newyorkese ha confermato questa sua caratteristica saliente partecipando e collaborando, nel corso degli anni, con moltissimi gruppi di jazz dalle diverse e variegate tendenze musicali.
Nasheet Waits, figlio del leggendario percussionista Frederick Waits (che ha anche suonato per la grande Ella Fitzgerald), è un geniale e virtuoso batterista che riesce sempre con eleganza a stravolgere ciò che sente e trasformarlo in qualcosa di nuovo, infondendo vigore e valorizzando al massimo ogni idea che percepisce. Vive e lavora a New York, stimato da tutti i musicisti come un vero innovatore del suo strumento, e dove trasmette a chi lo ascolta la sua filosofia musicale la cui essenza consiste nell’assoluta necessità e capacità di equilibrare tradizione e modernità.
Un appuntamento con tre artisti del jazz che riserveranno al pubblico del Taormina Jazz Festival 2012 piacevoli sorprese di ascolto.
Dino Rubino Trio – Special Guest Paolo Fresu
22 Luglio 2012
Dino Rubino – Piano
Paolino Della Porta – Contrabbasso
Stefano Bagnoli – Batteria
Paolo Fresu – Tromba
Serata conclusiva del Taormina Jazz Festival 2012 con un trio di musicisti di spicco sul panorama jazzistico italiano, insieme a Paolo Fresu come ospite speciale.
Un trio nato nel 2010, che alla base del sodalizio vede un grande rapporto di amicizia, essenziale per esprimere al meglio l’affinità musicale che lega tra loro i componenti.
Un vero talento riconosciuto a livello nazionale è quello che il siciliano Dino Rubino esprime attraverso i suoi due “strumenti di lavoro”: il pianoforte e la tromba. Vince a soli 17 anni il premio Massimo Urbani mentre già collaborava con grandi musicisti come Bob Mintzer, Salvatore Bonafede e lo stesso Paolo Fresu con cui dividerà il palco in occasione di questo concerto, lasciando a quest’ultimo il compito di esprimersi attraverso la tromba e scegliendo invece di affidare al pianoforte il suo estro e talento musicale.
La partecipazione di Paolo Fresu rappresenta un importante momento musicale all’interno del Festival, felice di ospitare questo artista di fama internazionale che considera il jazz come uno dei linguaggi più importanti della comunicazione, privo di frontiere e confini.
“Fare musica e trovare i partner giusti non è semplice”, ha dichiarato in un’intervista Dino Rubino, “ci vogliono una serie di ingredienti e combinazioni affinché possa scattare quella magia e quel’ interplay che rende l’esibizione live un momento di incontro totale”.
Una sintonia ottenuta anche con la batteria di Stefano Bagnoli e il contrabbasso di Paolino Della Porta, fortunata collaborazione che ha appena mostrato i suoi frutti artistici con la realizzazione del primo album di questo trio, dal titolo Zenzi.
Un progetto musicale nato da un’idea di Dino Rubino e Paolo Fresu, che vede al suo centro la figura di Miriam Makeba, celebre e rimpianta interprete di world music che ha fatto conoscere al mondo la musica della tradizione e del folklore africano. Un legame indissolubile tra due terre vicine tra loro, Africa e Sicilia, che Rubino ha tradotto in musica e di cui si ascolterà qualche racconto anche in occasione di questo ultimo concerto del Taormina Jazz Festival edizione 2012.
Video di Giuseppe De Luca e Turi Scandurra
Fotografie di Vera Terranova e Giuseppe De Luca